lunedì 28 dicembre 2009
mercoledì 16 dicembre 2009
A DRIFTING LIFE
non sto più aggiornando, e non so quando lo rifarò.
c'è un motivo: ho incominciato a collaborare con lo spazio bianco.
i pochi che mi leggono posso continuare a farlo li.
intanto per natale vi consiglio il libro nella foto.
peace.
sabato 3 ottobre 2009
giovedì 17 settembre 2009
COSEY - VIAGGIO IN ITALIA
Viaggio in Italia è un opera eccezionale, è un racconto ambientato dopo la guerra del vietnam, che ripercorre le vicende di due amici e di chi gli gravita attorno.
Essenzialmente è una storia che grazie all'ausilio di flashback ci propone la formazione di questi personaggi e ci spiega la prospettiva delle loro vite.
La storia si divide fra l'America del Colorado e l'Italia pugliese, più specificatamente quella di Alberobello e dintorni. La riproduzione ambientale data da Cosey è assolutamente fedele e ciò ha sicuramente implicato un valido lavoro di documentazione seguito da una grandissima abilità nel rielaborare i paesaggi. Gli sfondi e le atmosfere infatti si fondo con le vignette creando alcune delle più belle sequenze narrative di sempre.
Il viaggio affrontato in Italia può essere visto come un percorso di purificazione da parte dei due protagonisti che, affrontando il loro passato nel presente, aprono delle porte sul proprio futuro.
L'opera poggia solidamente il proprio svolgimento sull'idea delle mancate opportunità, sulla paura delle scelte e sull'insicurezza del futuro.
E' sorprendente infine come Cosey riesca a far decollare la storia creando situazioni sempre spiazzanti, intervallate da momenti di tranquillità, dando cosi un ritmo regolare di lettura.
Libro fondamentale, un classico praticamente. Un albo dell'ottantotto mai pubblicato in Italia e ora finalmente edito dalla Planeta in un grande formato che lo valorizza. Una storia da scoprire e riscoprire in attesa di (speriamo) altre pubblicazioni italiane di questo autore.
Cosey
Viaggio in Italia
Cartonato, 106 pag. a colori
13,95 euro
Planeta deAgostini
2008
Essenzialmente è una storia che grazie all'ausilio di flashback ci propone la formazione di questi personaggi e ci spiega la prospettiva delle loro vite.
La storia si divide fra l'America del Colorado e l'Italia pugliese, più specificatamente quella di Alberobello e dintorni. La riproduzione ambientale data da Cosey è assolutamente fedele e ciò ha sicuramente implicato un valido lavoro di documentazione seguito da una grandissima abilità nel rielaborare i paesaggi. Gli sfondi e le atmosfere infatti si fondo con le vignette creando alcune delle più belle sequenze narrative di sempre.
Il viaggio affrontato in Italia può essere visto come un percorso di purificazione da parte dei due protagonisti che, affrontando il loro passato nel presente, aprono delle porte sul proprio futuro.
L'opera poggia solidamente il proprio svolgimento sull'idea delle mancate opportunità, sulla paura delle scelte e sull'insicurezza del futuro.
E' sorprendente infine come Cosey riesca a far decollare la storia creando situazioni sempre spiazzanti, intervallate da momenti di tranquillità, dando cosi un ritmo regolare di lettura.
Libro fondamentale, un classico praticamente. Un albo dell'ottantotto mai pubblicato in Italia e ora finalmente edito dalla Planeta in un grande formato che lo valorizza. Una storia da scoprire e riscoprire in attesa di (speriamo) altre pubblicazioni italiane di questo autore.
Cosey
Viaggio in Italia
Cartonato, 106 pag. a colori
13,95 euro
Planeta deAgostini
2008
mercoledì 16 settembre 2009
PAUL POPE - LIQUIDO PESANTE
Liquido pesante è un lavoro edito dalla Vertigo nel 2001 ad opera di Paul Pope.
Autore eclettico e legato al panorama fumettistico alternativo americano, Pope, si impone per il suo stile di disegno dinamico ed eccentrico che, pur rispettando i classici canoni narrativi di composizione della tavola, si innalza per originalità.
La storia è ambientata fra New York e Parigi intorno all'anno 2075. S., il protagonista, è in fuga dalla banda dei Pagliacci che lo cercano per recuperare la partita di Liquido Pesante che lui gli ha sottratto.
Questo Liquido Pesante è una sorta di metallo rarissimo che una volta scaldato e sciolto si puo assumere per via auricolare ampliando cosi le proprie percezioni e la propria capacità mentale.
La narrazione ha un ritmo serrato con situazioni incalzanti che vanno ad intrecciarsi con una storia d'amore che sembra più un amarcord, un qualcosa che il protagonista cerca di raggiungere ma senza riuscirci.
Il segno di Pope, frenetico e a tratti fluido, striscia via che sembra quasi accennato, eppure niente è messo li per caso e i suoi personaggi sembrano davvero in movimento, pronti a scattare e ad agire. Anche il testo scorre piacevole lungo i dialoghi e in alcune didascalie si possono cogliere momenti davvero poetici.
In più la scelta della colorazione, una sorta di tricromia, rende molto bene l'ambientazione di questo futuro non troppo remoto e si sposa ottimamente coi toni noir della storia.
Un'opera uscita nell'indifferenza generale in Italia, dato che qua su internet non ho trovato niente di interessante al riguardo. Forse il prezzo e/o la bassa tiratura insieme alla poca conoscenza di questo autore hanno fuorviato gli acquirenti. Un vero peccato perché Pope è da considerarsi un maestro del fumetto moderno e come tale merita di essere letto.
Paul Pope
Liquido Pesante
Brossura, 240 pag. a colori
18 euro
Magic Press
2003
Autore eclettico e legato al panorama fumettistico alternativo americano, Pope, si impone per il suo stile di disegno dinamico ed eccentrico che, pur rispettando i classici canoni narrativi di composizione della tavola, si innalza per originalità.
La storia è ambientata fra New York e Parigi intorno all'anno 2075. S., il protagonista, è in fuga dalla banda dei Pagliacci che lo cercano per recuperare la partita di Liquido Pesante che lui gli ha sottratto.
Questo Liquido Pesante è una sorta di metallo rarissimo che una volta scaldato e sciolto si puo assumere per via auricolare ampliando cosi le proprie percezioni e la propria capacità mentale.
La narrazione ha un ritmo serrato con situazioni incalzanti che vanno ad intrecciarsi con una storia d'amore che sembra più un amarcord, un qualcosa che il protagonista cerca di raggiungere ma senza riuscirci.
Il segno di Pope, frenetico e a tratti fluido, striscia via che sembra quasi accennato, eppure niente è messo li per caso e i suoi personaggi sembrano davvero in movimento, pronti a scattare e ad agire. Anche il testo scorre piacevole lungo i dialoghi e in alcune didascalie si possono cogliere momenti davvero poetici.
In più la scelta della colorazione, una sorta di tricromia, rende molto bene l'ambientazione di questo futuro non troppo remoto e si sposa ottimamente coi toni noir della storia.
Un'opera uscita nell'indifferenza generale in Italia, dato che qua su internet non ho trovato niente di interessante al riguardo. Forse il prezzo e/o la bassa tiratura insieme alla poca conoscenza di questo autore hanno fuorviato gli acquirenti. Un vero peccato perché Pope è da considerarsi un maestro del fumetto moderno e come tale merita di essere letto.
Paul Pope
Liquido Pesante
Brossura, 240 pag. a colori
18 euro
Magic Press
2003
venerdì 17 luglio 2009
JOANN SFAR - PASCIN
Sfar è un famoso scrittore e disegnatore francese, conosciuto in Italia per l'eccelsa saga del Gatto del Rabbino.
Diciamo che è un autore intelligente e impegnato e che la sua produzione è molto vasta e indirizzata a tutte le età. Di solito è un preciso che costruisce una storia meticolosamente sia dal punto di vista della narrazione che del disegno. Pascin invece di meticoloso non ha nulla, solo la trama e l'idea di base sono chiare.
Sfar ci racconta una falsa biografia di Julius Mordekai Pinkas (alias Pascin), pittore bulgaro vissuto in Francia nei primi anni del novecento. La storia di questo artista è un vortice di atti privi di morale dettati dall'istinto sessuale e dai fumi dell'alcool. Un vortice è anche il modo in cui l'autore propone la storia: lo svolgimento non ha un filo conduttore definito e la narrazione si compone di racconti brevi spesso slegati l'uno dall'altro se non per i personaggi secondari che sono ricorrenti. I disegni non sono quelli a cui Sfar ci ha abituato: scordatevi i colori e le raffinatezze del Gatto del Rabbino, qua si improvvisa in bianco e nero e il pennello è libero più che mai di trascinarsi sulla pagina a volte in maniera lieve e altre in modo pesante, delineando figure sporche e mai definitive, volutamente imprecise.
Sicuramente Sfar vuole cogliere l'attimo dell'improvvisazione e a volte ci riesce soprattuto conciliando il disegno col ritmo dei dialoghi spesso sopra le righe ed eccessivi. Ci sono anche passi ove si crea una certa pesantezza nell'atmosfera della lettura, ma ciò accade solamente nella parte iniziale dell'opera e forse è causato dal fatto che l'autore stesso doveva prendere domestichezza con questo tipo di raccontare. Da tenere in considerazione è anche il fatto che il volume è composto da racconti fatti in periodi e anni diversi e ciò si può anche notare da dei leggeri cambiamenti dei segni dalla prima all'ultima pagina.
Pascin è una storia cruda fatta di feticci e rappresetazioni immorali, ma questo è fondamentalmene il risvolto meno interessante dell'approccio di uno Sfar ispirato e per certi versi originale, ma che può migliorare ancora in questo territorio oscuro che ha affrontato.
Joann Sfarr
Pascin
Brossura con alette, 192 pag. in b/n
21 euro
001 edizioni
2008
Diciamo che è un autore intelligente e impegnato e che la sua produzione è molto vasta e indirizzata a tutte le età. Di solito è un preciso che costruisce una storia meticolosamente sia dal punto di vista della narrazione che del disegno. Pascin invece di meticoloso non ha nulla, solo la trama e l'idea di base sono chiare.
Sfar ci racconta una falsa biografia di Julius Mordekai Pinkas (alias Pascin), pittore bulgaro vissuto in Francia nei primi anni del novecento. La storia di questo artista è un vortice di atti privi di morale dettati dall'istinto sessuale e dai fumi dell'alcool. Un vortice è anche il modo in cui l'autore propone la storia: lo svolgimento non ha un filo conduttore definito e la narrazione si compone di racconti brevi spesso slegati l'uno dall'altro se non per i personaggi secondari che sono ricorrenti. I disegni non sono quelli a cui Sfar ci ha abituato: scordatevi i colori e le raffinatezze del Gatto del Rabbino, qua si improvvisa in bianco e nero e il pennello è libero più che mai di trascinarsi sulla pagina a volte in maniera lieve e altre in modo pesante, delineando figure sporche e mai definitive, volutamente imprecise.
Sicuramente Sfar vuole cogliere l'attimo dell'improvvisazione e a volte ci riesce soprattuto conciliando il disegno col ritmo dei dialoghi spesso sopra le righe ed eccessivi. Ci sono anche passi ove si crea una certa pesantezza nell'atmosfera della lettura, ma ciò accade solamente nella parte iniziale dell'opera e forse è causato dal fatto che l'autore stesso doveva prendere domestichezza con questo tipo di raccontare. Da tenere in considerazione è anche il fatto che il volume è composto da racconti fatti in periodi e anni diversi e ciò si può anche notare da dei leggeri cambiamenti dei segni dalla prima all'ultima pagina.
Pascin è una storia cruda fatta di feticci e rappresetazioni immorali, ma questo è fondamentalmene il risvolto meno interessante dell'approccio di uno Sfar ispirato e per certi versi originale, ma che può migliorare ancora in questo territorio oscuro che ha affrontato.
Joann Sfarr
Pascin
Brossura con alette, 192 pag. in b/n
21 euro
001 edizioni
2008
giovedì 11 giugno 2009
BLOGGANDO - LA MODAN SUL TIMES
Siccome sono in vena di Modan, ecco che ho scovato online una interessante raccolta di sue storie pubblicate su The New York Times.
RUTU MODAN - UNKNOW/SCONOSCIUTO
Unknow/Sconosciuto è un fumetto israeliano della brava Rutu Modan che parla della scomparsa di un padre durante un attentato e della sua ricerca da parte del figlio e dell'amante.
C'è chi ha definito lo stile della Modan fotografico, ma io lo definirei più che altro essenziale. D'altronde tutto l'uso che fa degli approcci narrativi è essenziale. Partendo dal disegno, una linea chiara personale e diretta, passando per gli sfondi sempre in secondo piano, per arrivare ad un colore raramente cosi funzionale.
In effetti la prima cosa che mi è saltata all'occhio è proprio l'utilizzo del colore, netto e pulito, per una volta non messo li forzatamente o per contorno, ma per creare uno stacco e per sottolineare su cosa ruotano gli eventi. Si può facilmente notare come i paesaggi che circondano i personaggi siano sempre molto più tenui dei protagonisti stessi e che gli oggetti implicati in un'azione siano sempre più evidenziati rispetto ad altri. Non so se si possa considerare una specie di innovazione, non so se qualcuno lo abbia mai fatto prima, ma per come la vedo io questo espediente aiuta sia l'interpretazione del lettore, sia lo svolgimento della narrazione.
Le tematiche affrontate dall'autrice sono molto forti: la scomparsa di un padre, il rapporto conflittuale padre figlio, gli attentati, gli amori, i rapporti conflittuali e la contrapposizione fra le classi alte e basse giocano un ruolo importante nel tenere inchiodati al libro.
Una storia che quindi vede diversi generi fondersi assieme ed incerti momenti sembra di leggere un romanzo on the road, poi uno d'amore, poi uno di guerra, e poi ancora un giallo.
Sicuramente l'opera sottolinea lo stile di vita e il momento storico di Israele, nazione molto lontana dai nostri usi e costumi. Il punto di forza è che l'autrice mantiene un distacco netto da tutte le situazioni che avvengono usandole solamente come sfondo per l'iter dei personaggi, proprio come usa il colore.
Il finale aperto, infine, potrebbe anche essere l'inizo di una nuova storia.
Rutu Modan
Unknow/Sconosciuto
Brossura, 160 pag. a colori
Coconino Press
2006
C'è chi ha definito lo stile della Modan fotografico, ma io lo definirei più che altro essenziale. D'altronde tutto l'uso che fa degli approcci narrativi è essenziale. Partendo dal disegno, una linea chiara personale e diretta, passando per gli sfondi sempre in secondo piano, per arrivare ad un colore raramente cosi funzionale.
In effetti la prima cosa che mi è saltata all'occhio è proprio l'utilizzo del colore, netto e pulito, per una volta non messo li forzatamente o per contorno, ma per creare uno stacco e per sottolineare su cosa ruotano gli eventi. Si può facilmente notare come i paesaggi che circondano i personaggi siano sempre molto più tenui dei protagonisti stessi e che gli oggetti implicati in un'azione siano sempre più evidenziati rispetto ad altri. Non so se si possa considerare una specie di innovazione, non so se qualcuno lo abbia mai fatto prima, ma per come la vedo io questo espediente aiuta sia l'interpretazione del lettore, sia lo svolgimento della narrazione.
Le tematiche affrontate dall'autrice sono molto forti: la scomparsa di un padre, il rapporto conflittuale padre figlio, gli attentati, gli amori, i rapporti conflittuali e la contrapposizione fra le classi alte e basse giocano un ruolo importante nel tenere inchiodati al libro.
Una storia che quindi vede diversi generi fondersi assieme ed incerti momenti sembra di leggere un romanzo on the road, poi uno d'amore, poi uno di guerra, e poi ancora un giallo.
Sicuramente l'opera sottolinea lo stile di vita e il momento storico di Israele, nazione molto lontana dai nostri usi e costumi. Il punto di forza è che l'autrice mantiene un distacco netto da tutte le situazioni che avvengono usandole solamente come sfondo per l'iter dei personaggi, proprio come usa il colore.
Il finale aperto, infine, potrebbe anche essere l'inizo di una nuova storia.
Rutu Modan
Unknow/Sconosciuto
Brossura, 160 pag. a colori
Coconino Press
2006
lunedì 8 giugno 2009
PAUL HORNSCHEMEIER - MAMMA, TORNA A CASA
Avevo già parlato di questo autore recensendo I tre paradossi.
Mamma, torna a casa è un'opera che precede la sopracitata ed è quella che lo ha fatto conoscere a livello mondiale facendogli vincere diversi premi.
Il libro ci racconta la storia di Thomas, un bambino di sette anni che dopo la perdita della madre si ritrova a dover tenere sotto controllo un padre che, sconvolto dall'accaduto, perde la ragione.
Il mondo onirico nel quale si rifugiano i due ( il bambino mascherandosi e il padre impazzendo) esprime il concetto di rinuncia alla vita; d'altra parte è più comodo ignorare i problemi che affrontarli.
E' comunque da qua che parte la tematica della relazione padre-figlio che rivedremo anche ne I tre paradossi, ed è sempre da qua che si delinea lo stile narrativo ad ampio raggio dell'autore.
Fumetto forte, caratterizzato dalla mancanza di humour e incentrato su un emotività cupa e introspettiva, Mamma, torna a casa è da considerasi l'inizio del pensiero "hornschemeiriano".
Pur traendo ispirazione da opere di autori come Clowes o Ware, l'autore riesce a creare momenti originali e ispiratissimi, creando sequenze e ritmi fra disegni e parole con un'abilità che nessun altro fumettista in circolazione possiede.
Bella la scelta di presentare i capitoli come introduzioni al libro, che si chiude con l'intestazione: “Capitolo uno. Ora siamo liberi”. Come a lasciare una porta aperta alla vita, ad un nuovo corso che permetterà a quel bambino di crescere per poi raccontarci i suoi ricordi.
Grazie alla Tenué per aver tradotto in italiano un fumetto cosi bello.
Paul Hornschemeier
Mamma, torna a casa
Brossura, 144 pag. a colori
16,90 eur0
Tenué
Mamma, torna a casa è un'opera che precede la sopracitata ed è quella che lo ha fatto conoscere a livello mondiale facendogli vincere diversi premi.
Il libro ci racconta la storia di Thomas, un bambino di sette anni che dopo la perdita della madre si ritrova a dover tenere sotto controllo un padre che, sconvolto dall'accaduto, perde la ragione.
Il mondo onirico nel quale si rifugiano i due ( il bambino mascherandosi e il padre impazzendo) esprime il concetto di rinuncia alla vita; d'altra parte è più comodo ignorare i problemi che affrontarli.
E' comunque da qua che parte la tematica della relazione padre-figlio che rivedremo anche ne I tre paradossi, ed è sempre da qua che si delinea lo stile narrativo ad ampio raggio dell'autore.
Fumetto forte, caratterizzato dalla mancanza di humour e incentrato su un emotività cupa e introspettiva, Mamma, torna a casa è da considerasi l'inizio del pensiero "hornschemeiriano".
Pur traendo ispirazione da opere di autori come Clowes o Ware, l'autore riesce a creare momenti originali e ispiratissimi, creando sequenze e ritmi fra disegni e parole con un'abilità che nessun altro fumettista in circolazione possiede.
Bella la scelta di presentare i capitoli come introduzioni al libro, che si chiude con l'intestazione: “Capitolo uno. Ora siamo liberi”. Come a lasciare una porta aperta alla vita, ad un nuovo corso che permetterà a quel bambino di crescere per poi raccontarci i suoi ricordi.
Grazie alla Tenué per aver tradotto in italiano un fumetto cosi bello.
Paul Hornschemeier
Mamma, torna a casa
Brossura, 144 pag. a colori
16,90 eur0
Tenué
JESSICA ABEL - ARTBABE
Artbabe è una serie che viene autoprodotta nel '96 per quattro numeri per poi venire pubblicata per altri cinque dalla Fantagraphics. Il volume italiano raccoglie gli ultimi cinque numeri, quelli della piena maturità espressiva.
Le storie brevi che compongono il libro raccontano di giovani di classe media e dei loro problemi, per lo più di natura sociale e relazionale.
Sinceramente sono rimasto molto colpito dal modo disinvolto e sfaccettato con cui la Abel affronta le proprie storie. La sua capacità più grande consiste nel saper affrontare una narrazione breve esaurendola a dovere, nonostante la verbosità dei suoi testi, e ad elaborare uno schema di vignette assolutamente preciso e sempre funzionale, infondendo alla narrazione un aspetto sempre dinamico e mai statico.
Questi racconti si possono considerare delle vere e proprie lezioni sul fumetto: in ogni storia è applicato un metodo diverso e uno stile particolare. Gli elementi che invece ritornano sempre a sottolineare la bravura e la funzionalità dell'opera sono le pause silenziose, i tagli improvvisi da una scena all'altra e i finali aperti.
Artbabe è uno di quei fumetti che fanno bene al fumetto, che in qualche modo lo rinnovano e che quindi vanno letti.
Jessica Abel
Artbabe
Brossura, 128 pag. in b/n
9,30 euro
Black Velvet Editrice
Le storie brevi che compongono il libro raccontano di giovani di classe media e dei loro problemi, per lo più di natura sociale e relazionale.
Sinceramente sono rimasto molto colpito dal modo disinvolto e sfaccettato con cui la Abel affronta le proprie storie. La sua capacità più grande consiste nel saper affrontare una narrazione breve esaurendola a dovere, nonostante la verbosità dei suoi testi, e ad elaborare uno schema di vignette assolutamente preciso e sempre funzionale, infondendo alla narrazione un aspetto sempre dinamico e mai statico.
Questi racconti si possono considerare delle vere e proprie lezioni sul fumetto: in ogni storia è applicato un metodo diverso e uno stile particolare. Gli elementi che invece ritornano sempre a sottolineare la bravura e la funzionalità dell'opera sono le pause silenziose, i tagli improvvisi da una scena all'altra e i finali aperti.
Artbabe è uno di quei fumetti che fanno bene al fumetto, che in qualche modo lo rinnovano e che quindi vanno letti.
Jessica Abel
Artbabe
Brossura, 128 pag. in b/n
9,30 euro
Black Velvet Editrice
mercoledì 27 maggio 2009
MIGUELANXO PRADO - SEGNO DI GESSO
Il segno di gesso è l'immagine creata da un'isoletta sperduta nell'oceano, con il suo faro non funzionante e la sua casetta abitata da madre e figlio.
Su questa isola naufraga, apparentemente, Raùl ed è qui che incontra Ana, giovane scrittrice. La locandiera e il suo strano figlio, il gabbiano soprannominato "Lucas" e la stessa isola trasmettono mistero e abbandono. La storia ruota attorno all'incomunicabilità, alla difficoltà del rapportarsi fra persone e proprio questi impedimenti espressivi costruiscono l'iter dell'opera.
I colori, forti e compatti, segnano le azioni e i caratteri dei personaggi, incidendo nell'atmosfera della lettura.
I sostanza Segno di gesso è un racconto ermetico, che scorre semplice ma che ad una lettura meno superficiale può dare da pensare.
Lo stesso Prado sottolinea questo aspetto nelle note, invogliando il lettore a leggere più volte il libro e a lasciarsi trascinare dalle proprie emozioni. L'opera infatti non ha un epilogo chiuso e forse ne ha più di uno, ma spetta al lettore decidere la chiave di lettura finale.
Poetico e surreale, questo volume è l'opera, a ragione, più riconosciuta e premiata di Prado: Miglior libro dell’Associazione dei Librai di Francia, Premio Alph Art ad Angoulême, Miglior opera al Salone del Còmic di Barcellona, Premio d’onore al Festival di Amadora, Miglior libro dell’anno al Festival di Hyères, Premio della critica come miglior libro dell’anno in Austria.
Nel libro è presente una simpatico storia extra dedicata alla memoria di Hugo Pratt.
L'edizione è di grande formato, con una carta che rende bene i colori, e una qualità di stampa che permette di ammirare le stupende tavole di Prado.
Da leggere ed interpretare.
Miguelanxo Prado
Segno di gesso
Brossurato, 96 pag. a colori
20 euro
001 edizioni
Su questa isola naufraga, apparentemente, Raùl ed è qui che incontra Ana, giovane scrittrice. La locandiera e il suo strano figlio, il gabbiano soprannominato "Lucas" e la stessa isola trasmettono mistero e abbandono. La storia ruota attorno all'incomunicabilità, alla difficoltà del rapportarsi fra persone e proprio questi impedimenti espressivi costruiscono l'iter dell'opera.
I colori, forti e compatti, segnano le azioni e i caratteri dei personaggi, incidendo nell'atmosfera della lettura.
I sostanza Segno di gesso è un racconto ermetico, che scorre semplice ma che ad una lettura meno superficiale può dare da pensare.
Lo stesso Prado sottolinea questo aspetto nelle note, invogliando il lettore a leggere più volte il libro e a lasciarsi trascinare dalle proprie emozioni. L'opera infatti non ha un epilogo chiuso e forse ne ha più di uno, ma spetta al lettore decidere la chiave di lettura finale.
Poetico e surreale, questo volume è l'opera, a ragione, più riconosciuta e premiata di Prado: Miglior libro dell’Associazione dei Librai di Francia, Premio Alph Art ad Angoulême, Miglior opera al Salone del Còmic di Barcellona, Premio d’onore al Festival di Amadora, Miglior libro dell’anno al Festival di Hyères, Premio della critica come miglior libro dell’anno in Austria.
Nel libro è presente una simpatico storia extra dedicata alla memoria di Hugo Pratt.
L'edizione è di grande formato, con una carta che rende bene i colori, e una qualità di stampa che permette di ammirare le stupende tavole di Prado.
Da leggere ed interpretare.
Miguelanxo Prado
Segno di gesso
Brossurato, 96 pag. a colori
20 euro
001 edizioni
mercoledì 20 maggio 2009
SERGIO TOPPI - PINOCCHIO
Toppi, grande maestro del fumetto, omaggia il Pinocchio di Collodi con questa splendida litografia edita da Galleria Dell' Arco Edizioni.
La Litografia è richiedibile al seguente indirizzo email: gdarco2004@libero.it.
Litografia firmata e numerata in 100 copie
20 euro
Galleria Dell' Arco Edizioni
La Litografia è richiedibile al seguente indirizzo email: gdarco2004@libero.it.
Litografia firmata e numerata in 100 copie
20 euro
Galleria Dell' Arco Edizioni
martedì 5 maggio 2009
TRILLO & RISSO - VAMPIRE BOY
Finalmente grazie alla 001 vediamo in una edizione integrale un altro lavoro di questa coppia di autori argentini.
Infatti dopo Video Noir, Borderline, Chicanos e Fulù (incompleta in Italia) abbiamo anche Vampire Boy.
Il duo è dinamico e coi titoli sopracitati ha svariato su tutti i generi, e so che quando compro qualcosa scritta da Trillo vado sul sicuro, per non parlare se c'è Risso ai disegni.
Bisogna ammettere che Vampir Boy non eccelle, che non è un capolavoro, ma è una lunga storia molto ben equilibrata, senza scivoloni, che tiene un ritmo costante e si fa leggere con piacere fino alla fine.
Trillo non vuole strafare e così si limita a narrarci la storia di questo bambino egizio senza nome che, reso immortale dal dio sole, è costretto ad un lungo faccia a faccia nei secoli con un altra immortale, la malvagia Ahmasi, sacerdotessa del serpente.
L'abilita di Trillo, vero maestro della struttura narrativa, corre lungo secoli di storia fra egizi, antica Roma, crociate, inquisizioni e cacce alle streghe per arrivare fino ai giorni nostri. Il volume respira di pause caratterizzate dai flashback e dai racconti che fa il piccolo egizio, cosicché Risso può mostrarci tutto il suo incredibile bianco e nero, passando velocemente da un' epoca all'altra per ritornare a mostraci la città odierna.
Da ricordare è il passaggio nel quale il bambino racconta la distruzione di sei delle sette meraviglie dell'antichità: magistrale per potenza narrativa e sintesi del linguaggio.
Carlos Trillo & Eduardo Risso
Vampire Boy
Brossura con sovracoperta, 480 pag. in b/n
30 euro
001 edizioni
Infatti dopo Video Noir, Borderline, Chicanos e Fulù (incompleta in Italia) abbiamo anche Vampire Boy.
Il duo è dinamico e coi titoli sopracitati ha svariato su tutti i generi, e so che quando compro qualcosa scritta da Trillo vado sul sicuro, per non parlare se c'è Risso ai disegni.
Bisogna ammettere che Vampir Boy non eccelle, che non è un capolavoro, ma è una lunga storia molto ben equilibrata, senza scivoloni, che tiene un ritmo costante e si fa leggere con piacere fino alla fine.
Trillo non vuole strafare e così si limita a narrarci la storia di questo bambino egizio senza nome che, reso immortale dal dio sole, è costretto ad un lungo faccia a faccia nei secoli con un altra immortale, la malvagia Ahmasi, sacerdotessa del serpente.
L'abilita di Trillo, vero maestro della struttura narrativa, corre lungo secoli di storia fra egizi, antica Roma, crociate, inquisizioni e cacce alle streghe per arrivare fino ai giorni nostri. Il volume respira di pause caratterizzate dai flashback e dai racconti che fa il piccolo egizio, cosicché Risso può mostrarci tutto il suo incredibile bianco e nero, passando velocemente da un' epoca all'altra per ritornare a mostraci la città odierna.
Da ricordare è il passaggio nel quale il bambino racconta la distruzione di sei delle sette meraviglie dell'antichità: magistrale per potenza narrativa e sintesi del linguaggio.
Carlos Trillo & Eduardo Risso
Vampire Boy
Brossura con sovracoperta, 480 pag. in b/n
30 euro
001 edizioni
BLOGGANDO - SERGIO AQUINDO
Aquindo è un illustratore argentino che risiede a Parigi, città che sembra catalizzare molti autori.
Disegna per diverse riviste fra cui Le Monde.
Proseguite sul suo blog
lunedì 4 maggio 2009
IVAN BRUNETTI - HO! THE MORALLY QUESTIONABLE CARTOONS OF IVAN BRUNETTI
Ivan Brunetti è scomodo come una mutanda stretta e fastidioso come una zanzara in un orecchio ed è anche doloroso come un calcio in culo.
A modo suo Ivan Brunetti è anche un genio, malsano.
Semi sconosciuto in Italia (dove difficilmente lo vedremo), semi acclamato in America. Amato e idolatrato da pochi, odiato e temuto da molti, Brunetti coi suoi fumetti fa il bello e il cattivo tempo rovesciando su carta tutto il male e la perversione umana.
L'incipit serve solo come monito, come avvertimento: questo libro non è politically correct.
Brunetti ci presenta una raccolta di vignette già pubblicate accompagnate da una manciata di inediti, tutta roba graffiante che va dal razzismo al sesso estremo, dall'omicidio alla pedofilia.
Come recita il sottotitolo la morale è messa in discussione, ma io direi che viene addirittura spazzata via. Il problema da porsi è perché Brunetti fa questo uso duro e crudo della realtà? Già, a parte qualche vignetta davvero esasperata, molte delle cose che ci sono nel libro avvengono davvero, magari nell'appartamento affianco al nostro. Allora forse quella di Brunetti è una riflessione sulla società? Allora forse Brunetti fonda un nuovo pensiero di scienza politica o di sociologia? Non lo so. Forse ci prende solo gusto a lasciarci di stucco, e qualche volta punta a farci ridere con la sua amara ironia, perché alla fine solo di gag si tratta.
State attenti, se volete comprare un libro del genere io vi ho avvisato, dovete essere pronti ad accettarlo poi potrete anche ridere, forse.
Ivan Brunetti
Ho! The Morally Questionable Cartoons of Ivan Brunetti
Cartonato, 122 pag. in b/n
19,99$
Fantagraphics Books
A modo suo Ivan Brunetti è anche un genio, malsano.
Semi sconosciuto in Italia (dove difficilmente lo vedremo), semi acclamato in America. Amato e idolatrato da pochi, odiato e temuto da molti, Brunetti coi suoi fumetti fa il bello e il cattivo tempo rovesciando su carta tutto il male e la perversione umana.
L'incipit serve solo come monito, come avvertimento: questo libro non è politically correct.
Brunetti ci presenta una raccolta di vignette già pubblicate accompagnate da una manciata di inediti, tutta roba graffiante che va dal razzismo al sesso estremo, dall'omicidio alla pedofilia.
Come recita il sottotitolo la morale è messa in discussione, ma io direi che viene addirittura spazzata via. Il problema da porsi è perché Brunetti fa questo uso duro e crudo della realtà? Già, a parte qualche vignetta davvero esasperata, molte delle cose che ci sono nel libro avvengono davvero, magari nell'appartamento affianco al nostro. Allora forse quella di Brunetti è una riflessione sulla società? Allora forse Brunetti fonda un nuovo pensiero di scienza politica o di sociologia? Non lo so. Forse ci prende solo gusto a lasciarci di stucco, e qualche volta punta a farci ridere con la sua amara ironia, perché alla fine solo di gag si tratta.
State attenti, se volete comprare un libro del genere io vi ho avvisato, dovete essere pronti ad accettarlo poi potrete anche ridere, forse.
Ivan Brunetti
Ho! The Morally Questionable Cartoons of Ivan Brunetti
Cartonato, 122 pag. in b/n
19,99$
Fantagraphics Books
BLOGGANDO - IN SIBERIA CON IGORT
Igort ha fatto un giro in Siberia.
Lo ringrazio perchè quello che posta è di una bellezza assoluta.
Godetevi lo spettacolo sul suo blog.
Lo ringrazio perchè quello che posta è di una bellezza assoluta.
Godetevi lo spettacolo sul suo blog.
martedì 21 aprile 2009
JOE MATT - POOR BASTARD
Direttamente dall'underground canadese/americano arriva questa raccolta di racconti di Joe Matt, uno dei tanti "figli" di Robert Crumb.
Joe usa le sue vignette, rigorosamente sei per pagina, per raccontarci la propria vita focalizzandosi sui suoi problemi di natura sentimentale e sessuale. Il suo rapporto di odio amore con Trish, il suo pallino per il porno e l'autoerotismo, la sua ricerca della donna perfetta, gli espedienti per guadagnarsi da vivere e arrotondare il misero guadagno che trae dai fumetti, gli inseparabili amici e colleghi Cester Brown e Seth sono solo alcuni dei punti focali del racconto.
Figlio della solitudine e dei problemi relazionali, Joe Matt rinuncia alla sua privacy infondendo nei suoi racconti il verbo di Bukowski: "La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto" (per citarne uno).
Il suo vero pregio è l'immediatezza con cui esprime le situazioni, gli stati emotivi e le gag comiche.
Tuttora Matt continua a pubblicare le sue storie che spero vengano presto tradotte in italiano.
Joe Matt
Poor Bastard
Brossurato con sovracopertina, 172 pag. in b/n
16,50 euro
Coconino Press
Joe usa le sue vignette, rigorosamente sei per pagina, per raccontarci la propria vita focalizzandosi sui suoi problemi di natura sentimentale e sessuale. Il suo rapporto di odio amore con Trish, il suo pallino per il porno e l'autoerotismo, la sua ricerca della donna perfetta, gli espedienti per guadagnarsi da vivere e arrotondare il misero guadagno che trae dai fumetti, gli inseparabili amici e colleghi Cester Brown e Seth sono solo alcuni dei punti focali del racconto.
Figlio della solitudine e dei problemi relazionali, Joe Matt rinuncia alla sua privacy infondendo nei suoi racconti il verbo di Bukowski: "La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto" (per citarne uno).
Il suo vero pregio è l'immediatezza con cui esprime le situazioni, gli stati emotivi e le gag comiche.
Tuttora Matt continua a pubblicare le sue storie che spero vengano presto tradotte in italiano.
Joe Matt
Poor Bastard
Brossurato con sovracopertina, 172 pag. in b/n
16,50 euro
Coconino Press
VAUGHAN & RISSO - WOLVERINE: LOGAN
Le premesse per un bel racconto c'erano tutte: uno degli scrittori di comics migliori sulla piazza ed uno dei disegnatori più bravi e versatili di sempre.
Però se si fa scrivere una storia cosi breve e si fanno colorare, seppur bene, i disegni di uno dei più grandi interpreti del bianco e nero di sempre, forse il risultato non sarà granchè.
Purtroppo questo volume, che raccoglie una mini di tre, risulta non proprio riuscito.
L'ambientazione e il periodo storico, il Giappone di Hiroshima con la sua bomba "little boy", creano un buon proposito, ma la solita donna amata di turno fatta morire vanifica di non poco l'originalità del racconto.
Vaughan scrive una storia semplice dai dialoghi poco invadenti e lascia libero campo all'emotività del lettore.
Risso è ineccepibile come al solito e il suo tratto è appena più morbido. Peccato per l'ottima colorazione, che era del tutto evitabile. In america se ne sono accorti e cosi la storia è uscita anche in bianco e nero.
Insomma, senza infamia e senza lode. Peccato perché mi aspettavo di più.
Vaughan & Risso
Wolverine: Logan
Cartonato, 80 pag. a colori
12 euro
Panini Comics
Però se si fa scrivere una storia cosi breve e si fanno colorare, seppur bene, i disegni di uno dei più grandi interpreti del bianco e nero di sempre, forse il risultato non sarà granchè.
Purtroppo questo volume, che raccoglie una mini di tre, risulta non proprio riuscito.
L'ambientazione e il periodo storico, il Giappone di Hiroshima con la sua bomba "little boy", creano un buon proposito, ma la solita donna amata di turno fatta morire vanifica di non poco l'originalità del racconto.
Vaughan scrive una storia semplice dai dialoghi poco invadenti e lascia libero campo all'emotività del lettore.
Risso è ineccepibile come al solito e il suo tratto è appena più morbido. Peccato per l'ottima colorazione, che era del tutto evitabile. In america se ne sono accorti e cosi la storia è uscita anche in bianco e nero.
Insomma, senza infamia e senza lode. Peccato perché mi aspettavo di più.
Vaughan & Risso
Wolverine: Logan
Cartonato, 80 pag. a colori
12 euro
Panini Comics
mercoledì 15 aprile 2009
TARDI - LEGRAND - AMMAZZASCARAFAGGI
Penso sia uno dei primi volumi Coconino e credo sia passato anche un po in sordina.
Fatto sta che questa accoppiata di autori francesi ci regala un bel noir denso di intrighi e cospirazioni.
Walter Eisenhower è figlio di una donna tedesca venduto ad un ufficiale americano, la cui moglie non poteva avere figli, con la promessa di una bella vita in america. Ovviamente questo non succede e Walter si ritrova a trenta e passa anni con una vita sedentaria, fatta di solitudine e portata avanti dal poco gratificante lavoro di ammazza scarafaggi.
Durante l'orario lavorativo Walter capita per caso su un pianerottolo sbagliato e sente qualcosa che non doveva sentire. Da qui la storia decolla fra i quartieri newyorkesi, ispano americani e societa malavitose.
Tecnicamente la narrazione è ben strutturata e basata sugli schemi del classico pulp anni '50, ricca di battute taglienti e ritmicamente serrata.
I disegni del maestro Tardi sono al massimo, tanto che la raffigurazione di New York è da vera cartolina.
C'è da dire che pero la storia di per se non è originalissima e sfrutta i soliti cliché del noir. Allora che fare? Bè bisogna scavare più a fondo e arrivare a trovare il tema della ciclicità che i due autori hanno imposto all'opera. In particolare c'è una ripetitività dei luoghi "fotografati" da Tardi, soprattutto in apertura e in chiusura del libro, come se questa storia si potesse ripetere all'infinito, cambiando solo il protagonista. Possiamo notare come il concetto di uomo e scarafaggio sia interscambiabile e che anche l'associazione malavitosa può esser vista come una sorta di impresa di ammazza scarafaggi-uomini.
In definitiva paranoico come il rosso, unico colore, che segna il protagonista e incide la città.
In appendice una sorta di riflessione di Tardi e con un breve racconto di Legrand che può svelare molto sugli intenti dell'opera.
Tardi - Legrand
Ammazzascarafaggi
Brossurato, 64 pag. in bicromia
12,39 euro
Coconino Press
Fatto sta che questa accoppiata di autori francesi ci regala un bel noir denso di intrighi e cospirazioni.
Walter Eisenhower è figlio di una donna tedesca venduto ad un ufficiale americano, la cui moglie non poteva avere figli, con la promessa di una bella vita in america. Ovviamente questo non succede e Walter si ritrova a trenta e passa anni con una vita sedentaria, fatta di solitudine e portata avanti dal poco gratificante lavoro di ammazza scarafaggi.
Durante l'orario lavorativo Walter capita per caso su un pianerottolo sbagliato e sente qualcosa che non doveva sentire. Da qui la storia decolla fra i quartieri newyorkesi, ispano americani e societa malavitose.
Tecnicamente la narrazione è ben strutturata e basata sugli schemi del classico pulp anni '50, ricca di battute taglienti e ritmicamente serrata.
I disegni del maestro Tardi sono al massimo, tanto che la raffigurazione di New York è da vera cartolina.
C'è da dire che pero la storia di per se non è originalissima e sfrutta i soliti cliché del noir. Allora che fare? Bè bisogna scavare più a fondo e arrivare a trovare il tema della ciclicità che i due autori hanno imposto all'opera. In particolare c'è una ripetitività dei luoghi "fotografati" da Tardi, soprattutto in apertura e in chiusura del libro, come se questa storia si potesse ripetere all'infinito, cambiando solo il protagonista. Possiamo notare come il concetto di uomo e scarafaggio sia interscambiabile e che anche l'associazione malavitosa può esser vista come una sorta di impresa di ammazza scarafaggi-uomini.
In definitiva paranoico come il rosso, unico colore, che segna il protagonista e incide la città.
In appendice una sorta di riflessione di Tardi e con un breve racconto di Legrand che può svelare molto sugli intenti dell'opera.
Tardi - Legrand
Ammazzascarafaggi
Brossurato, 64 pag. in bicromia
12,39 euro
Coconino Press
martedì 14 aprile 2009
MAX - BARDIN IL SUPERREALISTA
"Il cane andaluso irretisce Bardín nel mondo superreale perché, ormai vecchio, gli vuole trasmettere i poteri che ha rubato nel 1929 a Buñuel e Dalí, poteri che dovrebbero far divertire alla follia Bardín."
Da quanto leggo, Max è considerato uno degli innovatori del fumetto spagnolo.
Bene, perché non conosco l'autore in questione e non ho letto nessun altro suo lavoro, ma già dall'incipit virgolettato posso comprendere che questo libro è sicuramente originale.
Il volume è una raccolta di storie brevi che, pur avendo una loro logica continuità, non sono del tutto concatenate.
Leggendolo mi accorgo che Bardín è un bellissimo saggio sulle potenzialità del fumetto: Max usa le storie per esprimere il suo modo di vedere e concepire quest'arte e in un certo qual senso estremizza il testo e il disegno per raggiungere il proprio scopo.
Ampia è la gamma di escamotage usati per i racconti: si passa dalla realtà della città ad un mondo immaginario; si parla di filosofia e di verità di vita; l'autore compare in una storia; i sogni sono un mantra e cosi via.
Il disegno, anche seguendo lo stesso stile (e qui sta il non-limite di Max), compie excursus incredibili riuscendo a variare la forma senza sminuire la sostanza.
C'è, poi, a mio avviso un elemento abbastanza focalizzato e fisso su cui Max si sofferma in modi diversi, ed è quello della religione su cui ragiona in più momenti.
Insomma Max gioca con la fantasia per il bene del fumetto arrivando anche, in un racconto, a far proclamare a Bardín una sorta di "manifesto del fumetto" abbastanza ineccepibile.
Volume sicuramente da prendere in considerazione e avvalorato da una edizione curata come se ne vedono poche.
Max
Bardín il Superrealista
Cartonato con sovracoperta, 80 pag. a colori
16 euro
Black Velvet Edizioni
Da quanto leggo, Max è considerato uno degli innovatori del fumetto spagnolo.
Bene, perché non conosco l'autore in questione e non ho letto nessun altro suo lavoro, ma già dall'incipit virgolettato posso comprendere che questo libro è sicuramente originale.
Il volume è una raccolta di storie brevi che, pur avendo una loro logica continuità, non sono del tutto concatenate.
Leggendolo mi accorgo che Bardín è un bellissimo saggio sulle potenzialità del fumetto: Max usa le storie per esprimere il suo modo di vedere e concepire quest'arte e in un certo qual senso estremizza il testo e il disegno per raggiungere il proprio scopo.
Ampia è la gamma di escamotage usati per i racconti: si passa dalla realtà della città ad un mondo immaginario; si parla di filosofia e di verità di vita; l'autore compare in una storia; i sogni sono un mantra e cosi via.
Il disegno, anche seguendo lo stesso stile (e qui sta il non-limite di Max), compie excursus incredibili riuscendo a variare la forma senza sminuire la sostanza.
C'è, poi, a mio avviso un elemento abbastanza focalizzato e fisso su cui Max si sofferma in modi diversi, ed è quello della religione su cui ragiona in più momenti.
Insomma Max gioca con la fantasia per il bene del fumetto arrivando anche, in un racconto, a far proclamare a Bardín una sorta di "manifesto del fumetto" abbastanza ineccepibile.
Volume sicuramente da prendere in considerazione e avvalorato da una edizione curata come se ne vedono poche.
Max
Bardín il Superrealista
Cartonato con sovracoperta, 80 pag. a colori
16 euro
Black Velvet Edizioni
sabato 11 aprile 2009
BARU - GLI ANNI SPUTNIK
Semplice ed affascinante, sono queste prime parole colle quali definirei l'opera del francese Hervè Barulèa in arte Baru.
Questa storia, divisa in 4 tomi cartonati e di grande formato, narra le avventure di un gruppo di ragazzini del paese francese Sainte Claire negli anni '50. Sebbene il racconto possa sembrare inizialmente una grande e giocosa avventura si rivela invece un'attenta analisi della società del periodo. Baru ci mostra la vita di una cittadina di periferia vista con gli occhi di un giovane ragazzo e non solo, ci offre un'analisi più o meno attenta (senza stemperare l'apparato narrativo) della situazione politica dell'epoca, delle divisioni fra ricchi e poveri, delle diversita fra i popoli, dell'economia e delle differenze fra adulti e piccoli.
Baru dirige un'orchestra fatta di colori, di immagini dinamiche, a volte cupe e a volte poetiche; cambia spesso marcia fra tensione e giocosità e guarnisce il tutto con amore giovanile e nuove scoperte.
In questo crescendo di idee, Baru, ci porta su alti livelli di narrazione, cambiando spesso costruzione e funzionalità della tavola finendo collo stupire, ma sopratutto col piacere.
All'inizio ho usato l'aggettivo "semplice", non era rivolto alla storia o alle tecniche, ma a Baru: uno che fa cose difficili in modo facile.
Un racconto che vi piacerà su più livelli di lettura.
Baru
Gli Anni Sputnik
4 libri cartonati da 48. pag a colori
13,50 euro l'uno
Kappa Edizioni
Questa storia, divisa in 4 tomi cartonati e di grande formato, narra le avventure di un gruppo di ragazzini del paese francese Sainte Claire negli anni '50. Sebbene il racconto possa sembrare inizialmente una grande e giocosa avventura si rivela invece un'attenta analisi della società del periodo. Baru ci mostra la vita di una cittadina di periferia vista con gli occhi di un giovane ragazzo e non solo, ci offre un'analisi più o meno attenta (senza stemperare l'apparato narrativo) della situazione politica dell'epoca, delle divisioni fra ricchi e poveri, delle diversita fra i popoli, dell'economia e delle differenze fra adulti e piccoli.
Baru dirige un'orchestra fatta di colori, di immagini dinamiche, a volte cupe e a volte poetiche; cambia spesso marcia fra tensione e giocosità e guarnisce il tutto con amore giovanile e nuove scoperte.
In questo crescendo di idee, Baru, ci porta su alti livelli di narrazione, cambiando spesso costruzione e funzionalità della tavola finendo collo stupire, ma sopratutto col piacere.
All'inizio ho usato l'aggettivo "semplice", non era rivolto alla storia o alle tecniche, ma a Baru: uno che fa cose difficili in modo facile.
Un racconto che vi piacerà su più livelli di lettura.
Baru
Gli Anni Sputnik
4 libri cartonati da 48. pag a colori
13,50 euro l'uno
Kappa Edizioni
JASON - I KILLED ADOLF HITLER
Jason è sicuramente uno dei pochi fumettisti completi contemporanei che meritano davvero la lettura. Le sue opere, popolate di personaggi antropomorfi, narrano della solitudine, dell'amore, dell'angoscia e di tutti quei sentimenti umani che sono reconditi e innati dentro di noi.
Il suo approccio al medium fumettistico non ha pari: il suo uso delle vignette, delle tavole, delle pause, dei ballons crea un'atmosfera unica e un taglio particolare alla storia.
I killed Adolf Hitler è stato nominato agli Harvey Award del 2008 per miglior storia singola e ha vinto un Eisner Award per la migliore pubblicazione estera negli USA (Jason è Norvegese).
Il fumetto narra di un mondo ipotetico dove il mestiere dell'assassino è legale quanto quello di avvocato o di medico. Assoldare un assassino è normale, per qualsiasi motivo e pretesto.
Il protagonista è un killer di professione a cui uno scienziato offre la possibilità di viaggiare indietro nel tempo per uccidere Adolf Hitler.
Bene, non vi svelerò di più, ve lo dovete leggere e sappiate che la trama si sviluppa su più tematiche e che questo racconto è una gran bella storia d'amore.
Per ora questo capolavoro non è ancora stato tradotto in italiano, ma è pubblicato in lingua inglese dalla benemerita Fantagraphics.
Se volete recuperare opere di Jason in italiano visitate il sito dell'ottima Black Velvet Editrice, che ha in catalogo tre opere: "Sshhhh!", "Ehy, aspetta" e "Non puoi arrivarci da qui".
Jason
I Killed Adolf Hitler
Brossura, 48 pag. a colori
12.95$
Fantagraphics Books
Il suo approccio al medium fumettistico non ha pari: il suo uso delle vignette, delle tavole, delle pause, dei ballons crea un'atmosfera unica e un taglio particolare alla storia.
I killed Adolf Hitler è stato nominato agli Harvey Award del 2008 per miglior storia singola e ha vinto un Eisner Award per la migliore pubblicazione estera negli USA (Jason è Norvegese).
Il fumetto narra di un mondo ipotetico dove il mestiere dell'assassino è legale quanto quello di avvocato o di medico. Assoldare un assassino è normale, per qualsiasi motivo e pretesto.
Il protagonista è un killer di professione a cui uno scienziato offre la possibilità di viaggiare indietro nel tempo per uccidere Adolf Hitler.
Bene, non vi svelerò di più, ve lo dovete leggere e sappiate che la trama si sviluppa su più tematiche e che questo racconto è una gran bella storia d'amore.
Per ora questo capolavoro non è ancora stato tradotto in italiano, ma è pubblicato in lingua inglese dalla benemerita Fantagraphics.
Se volete recuperare opere di Jason in italiano visitate il sito dell'ottima Black Velvet Editrice, che ha in catalogo tre opere: "Sshhhh!", "Ehy, aspetta" e "Non puoi arrivarci da qui".
Jason
I Killed Adolf Hitler
Brossura, 48 pag. a colori
12.95$
Fantagraphics Books
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