Avevo già parlato di questo autore recensendo I tre paradossi.
Mamma, torna a casa è un'opera che precede la sopracitata ed è quella che lo ha fatto conoscere a livello mondiale facendogli vincere diversi premi.
Il libro ci racconta la storia di Thomas, un bambino di sette anni che dopo la perdita della madre si ritrova a dover tenere sotto controllo un padre che, sconvolto dall'accaduto, perde la ragione.
Il mondo onirico nel quale si rifugiano i due ( il bambino mascherandosi e il padre impazzendo) esprime il concetto di rinuncia alla vita; d'altra parte è più comodo ignorare i problemi che affrontarli.
E' comunque da qua che parte la tematica della relazione padre-figlio che rivedremo anche ne I tre paradossi, ed è sempre da qua che si delinea lo stile narrativo ad ampio raggio dell'autore.
Fumetto forte, caratterizzato dalla mancanza di humour e incentrato su un emotività cupa e introspettiva, Mamma, torna a casa è da considerasi l'inizio del pensiero "hornschemeiriano".
Pur traendo ispirazione da opere di autori come Clowes o Ware, l'autore riesce a creare momenti originali e ispiratissimi, creando sequenze e ritmi fra disegni e parole con un'abilità che nessun altro fumettista in circolazione possiede.
Bella la scelta di presentare i capitoli come introduzioni al libro, che si chiude con l'intestazione: “Capitolo uno. Ora siamo liberi”. Come a lasciare una porta aperta alla vita, ad un nuovo corso che permetterà a quel bambino di crescere per poi raccontarci i suoi ricordi.
Grazie alla Tenué per aver tradotto in italiano un fumetto cosi bello.
Paul Hornschemeier
Mamma, torna a casa
Brossura, 144 pag. a colori
16,90 eur0
Tenué
lunedì 8 giugno 2009
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