Direttamente dall'underground canadese/americano arriva questa raccolta di racconti di Joe Matt, uno dei tanti "figli" di Robert Crumb.
Joe usa le sue vignette, rigorosamente sei per pagina, per raccontarci la propria vita focalizzandosi sui suoi problemi di natura sentimentale e sessuale. Il suo rapporto di odio amore con Trish, il suo pallino per il porno e l'autoerotismo, la sua ricerca della donna perfetta, gli espedienti per guadagnarsi da vivere e arrotondare il misero guadagno che trae dai fumetti, gli inseparabili amici e colleghi Cester Brown e Seth sono solo alcuni dei punti focali del racconto.
Figlio della solitudine e dei problemi relazionali, Joe Matt rinuncia alla sua privacy infondendo nei suoi racconti il verbo di Bukowski: "La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto" (per citarne uno).
Il suo vero pregio è l'immediatezza con cui esprime le situazioni, gli stati emotivi e le gag comiche.
Tuttora Matt continua a pubblicare le sue storie che spero vengano presto tradotte in italiano.
Joe Matt
Poor Bastard
Brossurato con sovracopertina, 172 pag. in b/n
16,50 euro
Coconino Press
martedì 21 aprile 2009
VAUGHAN & RISSO - WOLVERINE: LOGAN
Le premesse per un bel racconto c'erano tutte: uno degli scrittori di comics migliori sulla piazza ed uno dei disegnatori più bravi e versatili di sempre.
Però se si fa scrivere una storia cosi breve e si fanno colorare, seppur bene, i disegni di uno dei più grandi interpreti del bianco e nero di sempre, forse il risultato non sarà granchè.
Purtroppo questo volume, che raccoglie una mini di tre, risulta non proprio riuscito.
L'ambientazione e il periodo storico, il Giappone di Hiroshima con la sua bomba "little boy", creano un buon proposito, ma la solita donna amata di turno fatta morire vanifica di non poco l'originalità del racconto.
Vaughan scrive una storia semplice dai dialoghi poco invadenti e lascia libero campo all'emotività del lettore.
Risso è ineccepibile come al solito e il suo tratto è appena più morbido. Peccato per l'ottima colorazione, che era del tutto evitabile. In america se ne sono accorti e cosi la storia è uscita anche in bianco e nero.
Insomma, senza infamia e senza lode. Peccato perché mi aspettavo di più.
Vaughan & Risso
Wolverine: Logan
Cartonato, 80 pag. a colori
12 euro
Panini Comics
Però se si fa scrivere una storia cosi breve e si fanno colorare, seppur bene, i disegni di uno dei più grandi interpreti del bianco e nero di sempre, forse il risultato non sarà granchè.
Purtroppo questo volume, che raccoglie una mini di tre, risulta non proprio riuscito.
L'ambientazione e il periodo storico, il Giappone di Hiroshima con la sua bomba "little boy", creano un buon proposito, ma la solita donna amata di turno fatta morire vanifica di non poco l'originalità del racconto.
Vaughan scrive una storia semplice dai dialoghi poco invadenti e lascia libero campo all'emotività del lettore.
Risso è ineccepibile come al solito e il suo tratto è appena più morbido. Peccato per l'ottima colorazione, che era del tutto evitabile. In america se ne sono accorti e cosi la storia è uscita anche in bianco e nero.
Insomma, senza infamia e senza lode. Peccato perché mi aspettavo di più.
Vaughan & Risso
Wolverine: Logan
Cartonato, 80 pag. a colori
12 euro
Panini Comics
mercoledì 15 aprile 2009
TARDI - LEGRAND - AMMAZZASCARAFAGGI
Penso sia uno dei primi volumi Coconino e credo sia passato anche un po in sordina.
Fatto sta che questa accoppiata di autori francesi ci regala un bel noir denso di intrighi e cospirazioni.
Walter Eisenhower è figlio di una donna tedesca venduto ad un ufficiale americano, la cui moglie non poteva avere figli, con la promessa di una bella vita in america. Ovviamente questo non succede e Walter si ritrova a trenta e passa anni con una vita sedentaria, fatta di solitudine e portata avanti dal poco gratificante lavoro di ammazza scarafaggi.
Durante l'orario lavorativo Walter capita per caso su un pianerottolo sbagliato e sente qualcosa che non doveva sentire. Da qui la storia decolla fra i quartieri newyorkesi, ispano americani e societa malavitose.
Tecnicamente la narrazione è ben strutturata e basata sugli schemi del classico pulp anni '50, ricca di battute taglienti e ritmicamente serrata.
I disegni del maestro Tardi sono al massimo, tanto che la raffigurazione di New York è da vera cartolina.
C'è da dire che pero la storia di per se non è originalissima e sfrutta i soliti cliché del noir. Allora che fare? Bè bisogna scavare più a fondo e arrivare a trovare il tema della ciclicità che i due autori hanno imposto all'opera. In particolare c'è una ripetitività dei luoghi "fotografati" da Tardi, soprattutto in apertura e in chiusura del libro, come se questa storia si potesse ripetere all'infinito, cambiando solo il protagonista. Possiamo notare come il concetto di uomo e scarafaggio sia interscambiabile e che anche l'associazione malavitosa può esser vista come una sorta di impresa di ammazza scarafaggi-uomini.
In definitiva paranoico come il rosso, unico colore, che segna il protagonista e incide la città.
In appendice una sorta di riflessione di Tardi e con un breve racconto di Legrand che può svelare molto sugli intenti dell'opera.
Tardi - Legrand
Ammazzascarafaggi
Brossurato, 64 pag. in bicromia
12,39 euro
Coconino Press
Fatto sta che questa accoppiata di autori francesi ci regala un bel noir denso di intrighi e cospirazioni.
Walter Eisenhower è figlio di una donna tedesca venduto ad un ufficiale americano, la cui moglie non poteva avere figli, con la promessa di una bella vita in america. Ovviamente questo non succede e Walter si ritrova a trenta e passa anni con una vita sedentaria, fatta di solitudine e portata avanti dal poco gratificante lavoro di ammazza scarafaggi.
Durante l'orario lavorativo Walter capita per caso su un pianerottolo sbagliato e sente qualcosa che non doveva sentire. Da qui la storia decolla fra i quartieri newyorkesi, ispano americani e societa malavitose.
Tecnicamente la narrazione è ben strutturata e basata sugli schemi del classico pulp anni '50, ricca di battute taglienti e ritmicamente serrata.
I disegni del maestro Tardi sono al massimo, tanto che la raffigurazione di New York è da vera cartolina.
C'è da dire che pero la storia di per se non è originalissima e sfrutta i soliti cliché del noir. Allora che fare? Bè bisogna scavare più a fondo e arrivare a trovare il tema della ciclicità che i due autori hanno imposto all'opera. In particolare c'è una ripetitività dei luoghi "fotografati" da Tardi, soprattutto in apertura e in chiusura del libro, come se questa storia si potesse ripetere all'infinito, cambiando solo il protagonista. Possiamo notare come il concetto di uomo e scarafaggio sia interscambiabile e che anche l'associazione malavitosa può esser vista come una sorta di impresa di ammazza scarafaggi-uomini.
In definitiva paranoico come il rosso, unico colore, che segna il protagonista e incide la città.
In appendice una sorta di riflessione di Tardi e con un breve racconto di Legrand che può svelare molto sugli intenti dell'opera.
Tardi - Legrand
Ammazzascarafaggi
Brossurato, 64 pag. in bicromia
12,39 euro
Coconino Press
martedì 14 aprile 2009
MAX - BARDIN IL SUPERREALISTA
"Il cane andaluso irretisce Bardín nel mondo superreale perché, ormai vecchio, gli vuole trasmettere i poteri che ha rubato nel 1929 a Buñuel e Dalí, poteri che dovrebbero far divertire alla follia Bardín."
Da quanto leggo, Max è considerato uno degli innovatori del fumetto spagnolo.
Bene, perché non conosco l'autore in questione e non ho letto nessun altro suo lavoro, ma già dall'incipit virgolettato posso comprendere che questo libro è sicuramente originale.
Il volume è una raccolta di storie brevi che, pur avendo una loro logica continuità, non sono del tutto concatenate.
Leggendolo mi accorgo che Bardín è un bellissimo saggio sulle potenzialità del fumetto: Max usa le storie per esprimere il suo modo di vedere e concepire quest'arte e in un certo qual senso estremizza il testo e il disegno per raggiungere il proprio scopo.
Ampia è la gamma di escamotage usati per i racconti: si passa dalla realtà della città ad un mondo immaginario; si parla di filosofia e di verità di vita; l'autore compare in una storia; i sogni sono un mantra e cosi via.
Il disegno, anche seguendo lo stesso stile (e qui sta il non-limite di Max), compie excursus incredibili riuscendo a variare la forma senza sminuire la sostanza.
C'è, poi, a mio avviso un elemento abbastanza focalizzato e fisso su cui Max si sofferma in modi diversi, ed è quello della religione su cui ragiona in più momenti.
Insomma Max gioca con la fantasia per il bene del fumetto arrivando anche, in un racconto, a far proclamare a Bardín una sorta di "manifesto del fumetto" abbastanza ineccepibile.
Volume sicuramente da prendere in considerazione e avvalorato da una edizione curata come se ne vedono poche.
Max
Bardín il Superrealista
Cartonato con sovracoperta, 80 pag. a colori
16 euro
Black Velvet Edizioni
Da quanto leggo, Max è considerato uno degli innovatori del fumetto spagnolo.
Bene, perché non conosco l'autore in questione e non ho letto nessun altro suo lavoro, ma già dall'incipit virgolettato posso comprendere che questo libro è sicuramente originale.
Il volume è una raccolta di storie brevi che, pur avendo una loro logica continuità, non sono del tutto concatenate.
Leggendolo mi accorgo che Bardín è un bellissimo saggio sulle potenzialità del fumetto: Max usa le storie per esprimere il suo modo di vedere e concepire quest'arte e in un certo qual senso estremizza il testo e il disegno per raggiungere il proprio scopo.
Ampia è la gamma di escamotage usati per i racconti: si passa dalla realtà della città ad un mondo immaginario; si parla di filosofia e di verità di vita; l'autore compare in una storia; i sogni sono un mantra e cosi via.
Il disegno, anche seguendo lo stesso stile (e qui sta il non-limite di Max), compie excursus incredibili riuscendo a variare la forma senza sminuire la sostanza.
C'è, poi, a mio avviso un elemento abbastanza focalizzato e fisso su cui Max si sofferma in modi diversi, ed è quello della religione su cui ragiona in più momenti.
Insomma Max gioca con la fantasia per il bene del fumetto arrivando anche, in un racconto, a far proclamare a Bardín una sorta di "manifesto del fumetto" abbastanza ineccepibile.
Volume sicuramente da prendere in considerazione e avvalorato da una edizione curata come se ne vedono poche.
Max
Bardín il Superrealista
Cartonato con sovracoperta, 80 pag. a colori
16 euro
Black Velvet Edizioni
sabato 11 aprile 2009
BARU - GLI ANNI SPUTNIK
Semplice ed affascinante, sono queste prime parole colle quali definirei l'opera del francese Hervè Barulèa in arte Baru.
Questa storia, divisa in 4 tomi cartonati e di grande formato, narra le avventure di un gruppo di ragazzini del paese francese Sainte Claire negli anni '50. Sebbene il racconto possa sembrare inizialmente una grande e giocosa avventura si rivela invece un'attenta analisi della società del periodo. Baru ci mostra la vita di una cittadina di periferia vista con gli occhi di un giovane ragazzo e non solo, ci offre un'analisi più o meno attenta (senza stemperare l'apparato narrativo) della situazione politica dell'epoca, delle divisioni fra ricchi e poveri, delle diversita fra i popoli, dell'economia e delle differenze fra adulti e piccoli.
Baru dirige un'orchestra fatta di colori, di immagini dinamiche, a volte cupe e a volte poetiche; cambia spesso marcia fra tensione e giocosità e guarnisce il tutto con amore giovanile e nuove scoperte.
In questo crescendo di idee, Baru, ci porta su alti livelli di narrazione, cambiando spesso costruzione e funzionalità della tavola finendo collo stupire, ma sopratutto col piacere.
All'inizio ho usato l'aggettivo "semplice", non era rivolto alla storia o alle tecniche, ma a Baru: uno che fa cose difficili in modo facile.
Un racconto che vi piacerà su più livelli di lettura.
Baru
Gli Anni Sputnik
4 libri cartonati da 48. pag a colori
13,50 euro l'uno
Kappa Edizioni
Questa storia, divisa in 4 tomi cartonati e di grande formato, narra le avventure di un gruppo di ragazzini del paese francese Sainte Claire negli anni '50. Sebbene il racconto possa sembrare inizialmente una grande e giocosa avventura si rivela invece un'attenta analisi della società del periodo. Baru ci mostra la vita di una cittadina di periferia vista con gli occhi di un giovane ragazzo e non solo, ci offre un'analisi più o meno attenta (senza stemperare l'apparato narrativo) della situazione politica dell'epoca, delle divisioni fra ricchi e poveri, delle diversita fra i popoli, dell'economia e delle differenze fra adulti e piccoli.
Baru dirige un'orchestra fatta di colori, di immagini dinamiche, a volte cupe e a volte poetiche; cambia spesso marcia fra tensione e giocosità e guarnisce il tutto con amore giovanile e nuove scoperte.
In questo crescendo di idee, Baru, ci porta su alti livelli di narrazione, cambiando spesso costruzione e funzionalità della tavola finendo collo stupire, ma sopratutto col piacere.
All'inizio ho usato l'aggettivo "semplice", non era rivolto alla storia o alle tecniche, ma a Baru: uno che fa cose difficili in modo facile.
Un racconto che vi piacerà su più livelli di lettura.
Baru
Gli Anni Sputnik
4 libri cartonati da 48. pag a colori
13,50 euro l'uno
Kappa Edizioni
JASON - I KILLED ADOLF HITLER
Jason è sicuramente uno dei pochi fumettisti completi contemporanei che meritano davvero la lettura. Le sue opere, popolate di personaggi antropomorfi, narrano della solitudine, dell'amore, dell'angoscia e di tutti quei sentimenti umani che sono reconditi e innati dentro di noi.
Il suo approccio al medium fumettistico non ha pari: il suo uso delle vignette, delle tavole, delle pause, dei ballons crea un'atmosfera unica e un taglio particolare alla storia.
I killed Adolf Hitler è stato nominato agli Harvey Award del 2008 per miglior storia singola e ha vinto un Eisner Award per la migliore pubblicazione estera negli USA (Jason è Norvegese).
Il fumetto narra di un mondo ipotetico dove il mestiere dell'assassino è legale quanto quello di avvocato o di medico. Assoldare un assassino è normale, per qualsiasi motivo e pretesto.
Il protagonista è un killer di professione a cui uno scienziato offre la possibilità di viaggiare indietro nel tempo per uccidere Adolf Hitler.
Bene, non vi svelerò di più, ve lo dovete leggere e sappiate che la trama si sviluppa su più tematiche e che questo racconto è una gran bella storia d'amore.
Per ora questo capolavoro non è ancora stato tradotto in italiano, ma è pubblicato in lingua inglese dalla benemerita Fantagraphics.
Se volete recuperare opere di Jason in italiano visitate il sito dell'ottima Black Velvet Editrice, che ha in catalogo tre opere: "Sshhhh!", "Ehy, aspetta" e "Non puoi arrivarci da qui".
Jason
I Killed Adolf Hitler
Brossura, 48 pag. a colori
12.95$
Fantagraphics Books
Il suo approccio al medium fumettistico non ha pari: il suo uso delle vignette, delle tavole, delle pause, dei ballons crea un'atmosfera unica e un taglio particolare alla storia.
I killed Adolf Hitler è stato nominato agli Harvey Award del 2008 per miglior storia singola e ha vinto un Eisner Award per la migliore pubblicazione estera negli USA (Jason è Norvegese).
Il fumetto narra di un mondo ipotetico dove il mestiere dell'assassino è legale quanto quello di avvocato o di medico. Assoldare un assassino è normale, per qualsiasi motivo e pretesto.
Il protagonista è un killer di professione a cui uno scienziato offre la possibilità di viaggiare indietro nel tempo per uccidere Adolf Hitler.
Bene, non vi svelerò di più, ve lo dovete leggere e sappiate che la trama si sviluppa su più tematiche e che questo racconto è una gran bella storia d'amore.
Per ora questo capolavoro non è ancora stato tradotto in italiano, ma è pubblicato in lingua inglese dalla benemerita Fantagraphics.
Se volete recuperare opere di Jason in italiano visitate il sito dell'ottima Black Velvet Editrice, che ha in catalogo tre opere: "Sshhhh!", "Ehy, aspetta" e "Non puoi arrivarci da qui".
Jason
I Killed Adolf Hitler
Brossura, 48 pag. a colori
12.95$
Fantagraphics Books
Iscriviti a:
Post (Atom)